Domenica 22 Febbraio 2015 ore 7.30 del mattino, il tempo atmosferico non è dei migliori: continua a piovere abbondantemente dalla notte. Le squadre di Protezione Civile della "Riolo", di Bentivoglio, Castel Maggiore, "Idra"di San Pietro in Casale e Galliera e Granarolo preparano le attrezzature e si dirigono verso l’argine maestro del fiume Reno sulla via Lame a Castel Maggiore presso la vecchia Caserma militare. Dopo i lavori di demolizione degli edifici finite pochi giorni fa, l’argine ha subito qualche problema. Le vecchie costruzioni militari probabilmente furono erette troppo vicine all'argine e lo stato d’abbandono in cui versava da anni la Caserma, pare che abbia causato nel tempo un indebolimento. cedimento.
Alle 8.15 erano già più di 20 i volontari che chiusi nelle proprie divise gialle cominciavano a organizzarsi assieme alle forze dell'ordine rappresentate sul posto dal Sostituto Commissario Alberto Benuzzi, referente per conto della Polizia Municipale Reno-Galliera del Servizio intercomunale di Protezione Civile. Dopo un sopralluogo effettuato dal sorvegliante del Servizio Tecnico del Bacino Reno della Regione Emilia Romagna veniva reso noto il da farsi a tutti i presenti che, per proprie esperienze, già sospettavano… Bisognava chiudere lo smottamento che si era formato nell’argine e telonarlo in modo da proteggerlo e impermeabilizzarlo in previsioni di un eventuale piena nel prossimo futuro.
La terra franata da muovere era davvero tanta per le sole braccia dei volontari e fù così che un piccolo barlume ha rischiarato la giornata uggiosa oppure se vogliamo chiamarlo paganamente, un grande “colpo di fortuna”, ci è venuto in soccorso. La macchina escavatrice ancora presente sul posto per lo sgombero delle macerie veniva resa disponibile gratuitamente dal proprietario.
Grazie a un volontario appartenente all’Associazione di Bentivoglio, che di mestiere guida detti escavatori, si è subito proceduto ad effettuare un taglio dell'argine e un immediato ripristino con la pala meccanica in modo da eliminare lo smottamento provocato probabilmente dalle vibrazioni durante il lavoro di demolizione delle strutture.
(Nella foto i volontari impegnati nell'operazione)
Le operazioni perdurate senza sosta per ben 3 ore e mezza sotto una pioggia incessante hanno visto arrivare sul posto anche l'Architetto Ferdinando Petri, responsabile del STB che, grazie alla sua esperienza, ha aiutato a coordinare la realizzazione a regola d'arte dell'intervento sul campo. I volontari intervenuti di tutte le Associazioni hanno dato prova ancora una volta che sacchi di sabbia, badili, teli e, perché no, anche una pala meccanica dati in mano a sapienti persone possono fare realmente la differenza.
Ancora una volta, pur non avendone bisogno, è emerso il valore intrinseco del Volontariato che con dedizione esegue il lavoro assegnato nelle operazioni d'emergenza svolte sul territorio.
(Nella foto la stesura del telone da parte dei volontari con la supervisione dell' STB -giubba verde- e della PM -giubba blu- )
Di seguito viene riportata anche la lettera di ringraziamento inviata ai presidenti e non solo, dal Sindaco del Comune di Castel Maggiore Belinda Gottardi in cui viene riconosciuto l'ottimo lavoro e il grande valore del volontariato di protezione Civile